La bellezza salverà il mondo (e anche la tua giornata)

Manuela Solerio • 21 luglio 2025

C’è una cosa che dovremmo dirci più spesso, soprattutto nei giorni grigi, in quelli affannati, in quelli “sempre di corsa”: il mondo ha bisogno di bellezza. Perché è la bellezza che salverà il mondo (perlomeno il nostro mondo personale. Per il mondo in generale punterei di più su un miracolo).

Ora so che alcuni di voi mi diranno “Scomodi addirittura Dostoevskij?”. Mi tocca (anche se, per amor di chiarezza devo precisare che la citazione ultra famosa con cui ho intitolato l’articolo, è in realtà una domanda, che viene posta in maniera molto ironica al principe Myskin, il protagonista del romanzo “L’idiota”). Quando dico bellezza non parlo di perfezione o di estetica sterile, ma di quella bellezza autentica e sensoriale che risveglia in noi lo stupore, scalda il cuore e ci riconnette alla parte più luminosa di noi.


Dunque la bellezza salverà il mondo?

Rispondo io al posto di Myskin con un sonoro sì e in questo articolo vi spiego perché.


L'importanza della bellezza nella vita quotidiana

La bellezza è spesso percepita come un concetto astratto, riservato alle arti o alla natura, ma in realtà permea ogni aspetto della nostra esistenza quotidiana. Dalla disposizione dei mobili in una stanza al modo in cui ci vestiamo, ogni dettaglio può contribuire a creare un ambiente piacevole e armonioso. La bellezza non è solo un piacere estetico, ma una necessità che può influenzare profondamente il nostro benessere fisico e mentale. Quando siamo circondati da cose belle, tendiamo automaticamente a sentirci più felici e rilassati, il che può migliorare la qualità della nostra vita in modi sorprendenti.


Nella nostra società frenetica, spesso dimentichiamo di fermarci un attimo per apprezzare ciò che ci circonda. Vivere consapevolmente significa anche riconoscere e valorizzare la bellezza che ci circonda, sia essa in un'opera d'arte, in un paesaggio naturale o in un semplice momento di quiete. Questo atto di riconoscimento non solo arricchisce la nostra esperienza quotidiana, ma ci aiuta anche a sviluppare una maggiore gratitudine per la vita stessa. La bellezza, in questo senso, diventa una fonte di ispirazione e un rifugio contro lo stress e le preoccupazioni quotidiane.


Inoltre, la bellezza può essere vista come una forma di comunicazione universale che trascende le barriere linguistiche e culturali. Un quadro di Van Gogh, un tramonto sul mare o una sinfonia di Beethoven possono toccare profondamente chiunque, indipendentemente dalla sua provenienza. Questo potere di connessione rende la bellezza un elemento fondamentale per costruire ponti tra diverse culture e comunità, promuovendo un senso di unità e comprensione reciproca. Quindi, riconoscere e valorizzare la bellezza nella nostra vita quotidiana non è solo una questione di gusto personale, ma un atto di umanità e di rispetto verso il mondo che ci circonda.


La bellezza è un linguaggio

Lo sapevano bene già i nostri antichi predecessori. Nell’antico Egitto, l’imbalsamazione prevedeva anche una fase in cui si profumavano i corpi, perché si credeva che il profumo potesse fungere da connessione con il divino. Nella Grecia classica, ogni oggetto – anche il più semplice come il vasellame di uso quotidiano – era progettato con cura, perché l’armonia delle forme e delle decorazioni era vista come segno di equilibrio interiore.
Oggi, lo abbiamo un po’ dimenticato. Viviamo in ambienti spesso caotici, distratti o peggio: anonimi. Eppure quel profumo buono che quando lo indossi ti fa subito sentire felice
, il sapone dalla texture vellutata con cui ti lavi le mani, l’accessorio scelto con amore che hai indossato stamattina e solo per darti quel tocco di energia di cui avevi bisogno, sono gesti semplici che ci riconnettono a noi stessi.


L’ambiente plasma il nostro umore

Diversi studi neuroscientifici lo confermano: ciò che ci circonda influenza profondamente il nostro stato d’animo. La luce, i colori, i materiali, i profumi. Tutto concorre a creare uno spazio mentale oltre che fisico.
Un ambiente bello, armonico e curato ci aiuta a pensare meglio, a sentirci più sereni, a essere più creativi. In breve:
ci rende persone migliori.

Numerosi studi hanno, infatti, dimostrato che essere circondati da ambienti esteticamente piacevoli può ridurre i livelli di stress e migliorare la nostra salute mentale. Ad esempio, una passeggiata in un parco ben curato può avere un effetto calmante, riducendo la pressione sanguigna e abbassando i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Questo tipo di esperienza sensoriale positiva ci permette di ritrovare un senso di equilibrio e serenità, anche nelle giornate più frenetiche.


La bellezza ha anche il potere di stimolare il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che gioca un ruolo chiave nella regolazione dell'umore e del piacere. Quando ammiriamo un'opera d'arte o ascoltiamo una musica che ci emoziona, annusiamo un profumo che è legato ad un bel ricordo, il nostro cervello rilascia questa sostanza chimica, facendoci sentire più felici e soddisfatti. Questo meccanismo biologico spiega perché ci sentiamo attratti da oggetti e ambienti belli, e perché investire tempo e risorse nella creazione di bellezza attorno a noi può avere un impatto profondamente positivo sulla nostra vita quotidiana.

Inoltre, la bellezza può servire come fonte di motivazione e ispirazione. Trovarsi in un ambiente piacevole può aumentare la nostra produttività e creatività, rendendoci più propensi a impegnarci in attività che ci appassionano.

Ad esempio, lavorare in un ufficio ben arredato e luminoso può migliorare la concentrazione e la soddisfazione lavorativa, mentre vivere in una casa esteticamente gradevole può incoraggiarci a trascorrere più tempo in attività ricreative e sociali. In questo modo, la bellezza non solo eleva il nostro umore, ma arricchisce anche la nostra vita in termini di esperienze e realizzazioni personali.


Non ci credete? Vi faccio un esempio molto pratico, andando a scomodare, stavolta, una famosa teoria criminlogica, la “Broken Window” o “Teoria delle finestre rotte”. Secondo questa teoria, il degrado visibile in un ambiente urbano, come ad esempio edifici fatiscenti con i vetri delle finestre fracassati, influenza negativamente il comportamento delle persone che vivono quotidianamente in quel degrado, portandoli più facilmente verso comportamenti antisociali o crimini veri e propri.


Ed ecco un’applicazione pratica di questa teoria: a quanti di voi verrebbe in mente di buttare per terra un fazzolettino di carta in mancanza di pattumiera pubblica, se vi trovaste su un bellissimo lungomare, lindo e pulito o nel centro storico immacolato di una capitale europea? E quanti di voi lo getterebbero per terra, se vi trovaste in una squallida periferia industriale di una metropoli, piena di edifici squassati, graffiti sbiaditi, erbacce a perdita d’occhio e marciapiedi già belli ingombri di spazzatura?


La bellezza è un atto di resilienza

In un mondo che corre, fermarsi anche solo un momento a fissare il cielo o a scegliere un profumo da indossare per la sera o ad abbinare con gusto un accessorio, è quasi un atto rivoluzionario.
È dire al mondo
: “Merito tempo, merito cura, merito bellezza.”
È dichiarare che la vita, anche nei suoi dettagli più semplici,
vale la pena di essere vissuta con grazia.


La bellezza salverà il mondo? Io dico di sì, ma intanto, sicuramente, può salvarci una giornata.
E tu, oggi, quale gesto di bellezza vuoi regalarti?

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